Sulla morte di Meci farà luce l'autopsia
- 02 Agosto 2021
- Cronaca
- Di Stefania Longhini
La famiglia, tramite l'avvocato, pronta a presentare un esposto
Sarà l'autopsia, che si svolgerà in questi giorni, a
stabilire le cause del decesso di Mattia Brugnerotto "Meci", il 31enne di
Asiago trovato morto a letto dalla mamma nella mattinata di sabato 31 luglio. Una
morte improvvisa che ha sconvolto l'intera comunità asiaghese.
È stata la stessa famiglia
Brugnerotto a chiedere fin da subito lo svolgimento di un accertamento
autoptico ed ha conferito mandato all'avvocato Roberto Rigoni Stern affinchè
proceda all'incarico di un consulente medico legale di parte che possa
presenziare all'autopsia.
"Io voglio assolutamente sapere cosa è
davvero successo a mio figlio" dice la mamma, che non si dà pace. È distrutta dal dolore mamma
Terry, nei suoi occhi pieni di lacrime si leggono incredulità e sgomento ma
anche tutto il suo profondo amore per questo ragazzo speciale, suo unico
figlio.
"Era un ragazzo d'oro, buono e gentile con tutti - ricorda - gli volevano tutti
un gran bene. Un ragazzo solare e sereno. Non se la prendeva mai per niente e
con nessuno. Uno di quelli che se casca il mondo si scansa".
Venerdì Meci aveva trascorso una giornata tranquilla. "Stava bene - racconta
Terry facendosi forza - era a casa dal lavoro perché doveva andare a fare il
vaccino. Dopo la vaccinazione è tornato a casa, ha mangiato poi è andato anche
a fare una bella passeggiata intorno all'aeroporto. Ha trascorso la sera con
gli amici e poi è andato tranquillamente a dormire. Non ha segnalato nessun
tipo di malessere, neanche un minimo disturbo. Poi sabato mattina è successo
quel che è successo ".
Meci era un bravissimo pizzaiolo. Era, da tanto tempo, una delle colonne
portanti dello staff della pizzeria Da Tata, ad Asiago, i cui titolari, che
sono anche amici di famiglia, per onorarlo, nella giornata di domenica hanno
deciso di tenere chiuso il locale per lutto.
Mattia era una persona piena di vita e aveva tanti amici. Gli piaceva
stare in compagnia e poi amava andare a camminare in montagna, anche da solo.
"Quando arrivava in cima mi mandava una foto e un messaggio - ricorda la mamma
- dicendomi "ce l'ho fatta". Ora lo immagino mentre sta scalando la sua
montagna più alta".
La famiglia, tramite il consulente legale, è pronta a presentare un esposto
alla Procura della Repubblica in quanto, dice lo steso avvocato: "Bisogna
capire se siano state fatte tutte le valutazioni necessarie nell'anamnesi pre
vaccinale".