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Gli smemorati, inchiesta di Report, accende i riflettori su Enego e Asiago

  • 06 Gennaio 2025
  • Attualità
  • Di Stefania Longhini

Nella puntata in onda domenica 5 gennaio

Lab Report di domenica 5 gennaio, che va in onda prima di ogni puntata della trasmissione d'inchiesta di Rai3 condotta da Sigfrido Ranucci, è stato interamente dedicato all'Altopiano col titolo "Gli smemorati".

Due le questioni sotto i riflettori, riconducibili ad un unico filone, quello, per dirla con la parole della giornalista Chiara De Luca, "di una gestione anomala di fondi pubblici". Si è dunque parlato dei ristori ministeriali agli amministratori vittime di atti intimidatori che l'ex sindaco di Enego Ivo Boscardin e l'ex vice sindaco Stefania Simi si sono fatti accreditare sui propri conti, e dei fondi stanziati per il restauro dell'Ossario di Asiago i cui lavori non sono mai partiti. 
Venticinque minuti circa in cui all'inchiesta sono stati intrecciati anche spaccati di storia della grande guerra e di economia del territorio, con un breve focus anche sul formaggio Asiago.

Per quanto riguarda Enego, ai microfoni di Lab Report, nell'approfondimento firmato da Chiara De Luca,  Evanthia Georganopoulou e Greta Orsi, si sono susseguiti, nell'ordine, Adriano Cappellari in rappresentanza del Tavolo della legalità di Enego, l'ex vice sindaco Stefania Simi, il sindaco Marco Frison e l'ex sindaco Ivo Boscardin, con i quali si è ricostruita tutta la vicenda. Su questo tema è stato poi sentito anche il vice presidente dell'Anci Ciro Esposito che ha spiegato la finalità dei fondi, sottolineando che "l'obiettivo dell'Anci e del Ministero è quello di promuovere la cultura della legalità, non di far recuperare qualche soldino a chi ha ricevuto qualche minaccia o un'intimidazione". 

Il decreto però dice chiaramente che i fondi possono essere a favore degli amministratori vittime di intimidazioni.   

Sullo scandalo del Sacrario, monumento militare tra i più importanti d'Italia, chiuso da oltre un anno e mezzo per questioni di sicurezza, in attesa che parta il restauro conservativo, sono intervenuti il presidente della sezione alpini Monte Ortigara Enzo Biasia, la guida storico ambientale Romeo Covolo, il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern e la guida storico naturalistica Gianni Frigo. C'è stato anche Fiorenzo Rigoni, direttore del Caseificio Pennar, nella parentesi dedicata al formaggio Asiago.  

Report ha appurato che la cura dei Sacrari, quindi anche i lavori di recupero conservativo dell'Ossario di Asiago, è stranamente in capo al Ministero dello sport.
Imbarazzanti le dichiarazioni di Luca Lotti che è stato ministro per lo sport e i giovani 2016/2018  nel momento in cui nega di sapere che l'incarico sui sacrari afferisca ancora a quello che è stato il suo ministero. Eppure, come è stato sottolineato nel servizio "nel 2014 era stato lui, come sottosegretario di stato del governo Renzi prima, poi da responsabile dello sport del governo Gentiloni ad assumersi la responsabilità di tutti i sacrari, rimasta in capo al ministro per lo sport".

Un ministero che sembra non avere le competenze per questo incarico e che a quanto pare, assurdità tipicamente all'italiana, non dialoga con il Ministero della difesa al quale spetta invece la gestione dei sacrari. Resta il fatto che, dopo dieci anni dallo stanziamento dei primi fondi, all'ossario di Asiago devono ancora partire gli interventi.

"Qualcosa è deve essere andato storto..." ha sottolineato Chiara De Luca all'ex  Ministro. "Se mi dice che i lavori non sono ancora partiti - ha risposto lui - qualcosa è andato più che storto".

"Il ministro ci ha detto che i lavori partiranno in primavera
- chiude la giornalista Chiara De Luca - e inoltre hanno aggiunto che la struttura afferisce al ministero per lo sport e i giovani in quanto anche le attività legate alla memoria sono da collegare dal punto di vista di di educazione alla formazione dei giovani, ma che educazione si trasmette se questo posto è stato trascurato per tanti anni?"

La puntata di Report di domenica 5 gennaio su può rivedere sul Rai Play. 

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Autore

Stefania Longhini

Stefania Longhini, giornalista pubblicista (iscritta all'Ordine dei giornalisti del Veneto dal 1996). Tra i fondatori de l'Altopiano e direttore di questo quindicinale dal gennaio 2003. Ha una lunga esperienza nel campo giornalistico, grazie alla collaborazione, nel tempo, con varie testate sia della carta stampata (La Difesa del Popolo, Il Gazzettino, La Piazza dell'Altopiano, Asiago ieri oggi domani, Il Giornale di Vicenza), che radiofoniche (Radio Comunità Cristiana Altopiano, Radio Asiago, Radio Sette), che televisive (corrispondente dall'Altopiano per Tva Vicenza dal 96 al 2004). Oggi scrive anche per il Corriere del Veneto e, da maggio 2024, ha ripreso la sua collaborazione con Tva Vicenza per la redazione di Bassano Notizie.





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