La vittoria al Giro del Medio Brenta è andata al professionista Filippo Turconi
- 06 Luglio 2025
- Sport
- Di Redazione
Settimo Matteo Ambrosini
La vittoria del 39° Giro del Medio brenta è andata al professionista Filippo Turconi (VF Group), che nella volata ristretta ha preceduto di due lunghezze proprio Cretti, bravo a lanciare lo sprint a oltre 200 metri dall'arrivo. Per lui è il secondo posto su questo traguardo, proprio come era già accaduto due anni fa.Da sottolineare anche la generosa prova di Matteo Ambrosini, rientrato negli ultimi chilometri sul gruppo di testa insieme a Kevin Biehl (General Store). Lo stesso Ambrosini ha provato a rilanciare l'azione appena rientrato, ma lo sforzo gli è costato caro.
CRETTI: «Ero partito per vincere e ci credevo davvero. Sapevo che questa gara si adattava bene alle mie caratteristiche e puntavo in alto. Sono sempre vicino al successo, ma per ora non arriva. Negli ultimi dieci chilometri ho provato più volte ad allungare, ma nessuno voleva cedere. Alla fine si è arrivati in volata. Miozzo mi aveva raccomandato di entrare primo in curva ? lo scorso anno, con la stessa strategia, vinse Sergio Meris. Sono soddisfatto della mia prestazione, ma non del risultato. Ora punto a fare bene in tutte le gare a cui parteciperò».La sua stagione è iniziata con un buon terzo posto al debutto, e in seguito ha saputo esprimersi al meglio anche nelle corse più impegnative, contro avversari professionisti.
Reduce da un periodo in altura, si era già messo in evidenza al Giro dell'Appennino e ai Campionati Italiani, dove è stato coinvolto in una caduta solo nel finale: «Per me la continuità conta tantissimo. Il risultato pieno arriverà».
AMBROSINI: «Siamo andati via in salita con Cretti e Bracalente. Poi Diego si è staccato a 12 km dal traguardo, dopo aver lavorato duramente. Io ho inseguito e sono rientrato da solo.Arrivare ad Asiago per me era speciale, ci tenevo molto, visto che abito a Roana (uno dei comuni dell'Altipiano). Peccato. È stata una gara davvero difficile da interpretare».
MIOZZO - In ammiraglia, a dirigere il team, oggi Flavio Miozzo: «Più di così, oggi, era difficile fare - spiega il DS veneto - anche se forse a livello tattico potevamo gestire meglio alcune situazioni. Nel finale, però, ci siamo giocati la corsa con avversari di altissimo livello ed esperienza».«Nella prima parte abbiamo dovuto inseguire una fuga di 15 corridori. Hanno lavorato bene Manuel Oioli e Diego Bracalente. A quel punto le opzioni erano ancora aperte. Si viaggiava regolari, intorno ai 50 all'ora. Bracalente è stato un po' troppo generoso, mentre Cretti, pur non essendo un velocista puro, ha affrontato molto bene la parte tecnica».Sul podio anche Eda Ballan e Alessandro Ballan: «È stata una grande festa per la famiglia Ballan - conclude Miozzo - in una gara ottimamente organizzata da un gruppo affiatato».