Salviamo la Salamandra di Aurora
- 10 Settembre 2021
- Attualità
- Di Stefania Longhini
Sabato 11 e domenica 12 settembre iniziative di sensibilizzazione
Un
"gioiello" a rischio estinzione. Dopo Vaia, che ha distrutto gran parte del suo
habitat naturale, per la rara salamandra di Aurora servono interventi mirati di
salvaguardia. Ed è proprio per
promuovere la conoscenza ed il rispetto non solo del piccolo anfibio ma in
generale della biodiversità dell'Altopiano, che i Faunisti Veneti, in
collaborazione con il Museo Naturalistico "Patrizio Rigoni" ed altre
associazioni locali, e con il patrocinio del Comune di Asiago, hanno
organizzato un evento gratuito:
Sabato 11
e domenica 12 settembre si terranno laboratori creativi per bambini e due
escursioni in compagnia delle guide ambientali di Asiago Guide.
Per comprendere l'effetto di Vaia sulla sopravvivenza della salamandra dorata,
già dalla primavera successiva alla tempesta, il Dipartimento di Biologia
dell'Università di Padova, in collaborazione con il Comune di Asiago, ha
avviato dei monitoraggi in un'area campione di circa 260 ettari.
Nelle aree
sicuramente abitate dalle salamandre prima della tempesta, è stata calcolata la
superficie interessata da schianti di entità superiore all'80%. Sono stati
inoltre avviati dei monitoraggi sulla popolazione e le ricerche sono ancora in
corso. I risultati preliminari, che vengono presentati a Lipari, nell'ambito
del congresso scientifico nazionale della Societas Herpetologica Italica (SHI),
offrono purtroppo uno scenario poco confortante: circa un quarto dei boschi (59
ettari) sicuramente abitati dalle salamandre prima di Vaia, ha subito
l'atterramento di quasi tutti gli alberi.
Queste aree sono ormai radure esposte
all'insolazione diretta, dove le temperature al suolo raggiungono valori
improponibili per le salmandre e non costituiranno più (almeno per i prossimi
decenni) un ambiente idoneo alla loro presenza.
"Se vogliamo che le future generazioni possano ammirare dal vivo la salamandra
di Aurora e non solo conoscerla attraverso un'immagine su un libro, -
sottolineano i Faunisti Veneti - è
sempre più urgente orientare la gestione forestale verso pratiche sostenibili
che preservino sul lungo periodo la biodiversità e gli habitat".
Tratto da L'Altopiano di sabato 4 settembre