L'addio a Vincere, l'allenatore per eccellenza dell'Altopiano
- 12 Aprile 2024
- Cronaca
- Di Stefania Longhini
Il mondo calcistico altopianese piange la scomparsa di una delle sue colonne storiche
Non c'è giocatore di calcio altopianese degli ultimi 50 anni che non abbia avuto
a che fare, o poco o tanto, con lui.
Nel mondo
calcistico locale rappresentava una vera istituzione, perciò è profondo sui Sette Comuni
il cordoglio per la scomparsa, avvenuta nella tarda serata di ieri, di Vincere Roberto Frigo, da tutti conosciuto come Ruby. Aveva 81 anni (ne avrebbe compiuti 82 a
maggio).
Conosciuto e stimato anche in pianura, è stato l'allenatore e il
formatore di migliaia di ragazzini e di giovani dell'Altopiano, lasciando in
ciascuno un affettuoso e indelebile ricordo. La sua grande passione per il
calcio ha animato tutta la sua vita.
Prima come giocatore e poi come mister, ha nel tempo maturato una conoscenza e
un'esperienza che davvero pochi possono vantare, specialmente nell'approccio
alla disciplina calcistica dei più piccoli, mettendole con generosità e con l'umiltà
che lo contraddistinguevano a disposizione di tutti.
Nel tempo ha
collaborato con quasi tutte le società calcistiche sorte in Altopiano, l'Asiago
in particolare, ma poi anche la mitica formazione dello Stoccareddo, il Canove,
il Gallio, il Conco.
Per anni è stato anche il custode del campo comunale Andrea Zotti e chiunque
andasse lì ad allenarsi poteva godere dei suoi consigli e delle sue perle di
saggezza calcistica.
Con la sua scomparsa, il calcio altopianese perde una delle sue colonne
storiche.
"Ruby è stato il mio primo allenatore, parliamo di circa cinquanta anni fa, e lo è stato per praticamente tutti i ragazzi che hanno giuocato e giuocano a calcio, - dice Federico Longhini, direttore generale della 7 Comuni 1967 - uomo di carattere con una passione e conoscenza tecnica oltremisura, aveva il pallino della tecnica, lo stop ed il controllo palla in particolare.
In questi anni ho avuto modo di vederlo quotidianamente in quanto custode dello Zotti di cui curava in maniera maniacale il tappeto erboso.
A volte brontolone e critico, soprattutto quando durante le partite vedeva errori di tecnica o di giuoco. Sempre disponibile a fare tutto quello che serviva, viveva per il calcio. Grazie Ruby".
"Vincere è stato un vero mito - lo ricorda l'allenatore Roberto Baù - Esperto di
calcio come pochi. Già 40 anni fa predicava un calcio di palla a terra, di costruzione
del gioco sfruttando l'ampiezza, di transizioni e ripartenze, di possesso
palla, di linee di passaggio e insegnava a sfruttare al massimo l'uno contro
uno con cambi di gioco. Sicuramente, per la sua abilità, la sua preparazione e
la sua passione avrebbe meritato palcoscenici più importanti".
"Oggi è un giorno triste per la 7 Comuni 1967 e per tutto il calcio altopianese, per la scomparsa dopo breve malattia di Vincere 'Ruby' Frigo, una vita passata ad allenare tantissimi ragazzi dell'altopiano". Così la società 7 Comuni 1967 scrive sul suo profilo Facebook, esprimendo la vicinanza alla famiglia Frigo.
Il funerale si terrà nella chiesa di Canove lunedì 15 aprile alle 10.30. Il Rosario sarà recitato sabato 13 alle 20.15 nella chiesa di Canove. Non fiori ma offerte per il primo evento sportivo che verrà organizzato in suo ricordo.
Alla moglie Anna, alle figlie Drusiana e Angela e alle loro famiglie le
condoglianze e l'abbraccio da parte della nostra redazione.