Addio ad Andreino Carli, il Gianni dei Recuperanti di Olmi
- 14 Gennaio 2025
- Cronaca
- Di Redazione
Ci ha lasciato all'età di 81 anni
Se n'è andato, all'età
di 81 anni, Andreino Carli, noto anche fuori dall'Altopiano per essere stato il
co-protagonista del film di Ermanno Olmi "I Recuperanti", nei panni di Gianni, il soldato che torna in paese dopo la guerra.
Un'esperienza della quale Andreino aveva conservato sempre un ricordo vivo. Intervistato
dal nostro quindicinale una quindicina d'anni fa, per la firma di Giovanni
Dalle Fusine, in occasione dei quarant'anni della pellicola, aveva raccontato
come era finito a fare l'attore in un film che tutt'oggi continua ad avere una
grande eco e diffusione.
Come riporta il nostro articolo, nella primavera del 1969 la RAI-TV diede il via alla lavorazione del film; Olmi, Mario
Rigoni Stern e Tullio Kezich composero la sceneggiatura
interpellando i veri recuperanti che per anni avevano girato il fronte
dell'alto vicentino scavando e raccogliendo reperti abbandonati dalla Grande
Guerra. La scelta del cast durò alcune settimane. Antonio Lunardi per la parte
del vecchio "Du" fu notato all'osteria della contrada Buso di Gallio,
Andreino Carli mentre in processione percorreva il giro della Rogazione.
"All'epoca avevo 26 anni -
aveva
raccontato il Gianni della fiction - lavoravo come agente di commercio della Faema, mi occupavo di
arredamento bar. Dopo un veloce provino a casa di Olmi, mi richiamarono, andavo
bene per la parte del reduce che torna dal fronte e deve reinserirsi alla vita
civile, con tutte le problematiche legate alla disoccupazione, ad una vita
ancor più dura per chi abita in montagna."
Della sua vita dopo i recuperanti, Andreino parlava così: "Immaginavo che la mia carriera
artistica sarebbe finita lì, ma nell'intimo un po' sognavo, a quell'età è
plausibile, da adulti si diventa più disillusi. Nei mesi successivi alla
presentazione della pellicola fui contattato più volte, un pezzo grosso
milanese legato al mondo cinematografico mi cercò per delle proposte in cui mi
sarei affiancato ad attori già affermati. Pareva mi si spalancassero le porte
di teatro e pubblicità, poi non se ne fece più nulla, tutto si fermò lì. Tra
l'altro in quei mesi vinsi un concorso come liquidatore d'una società
assicurativa. Era tempo di pensare alla stabilità economica, piuttosto che ad
una incerta professione".
Andreino quindi si concentrò sul suo lavoro e sulla sua famiglia, con la moglie
Ketty Dal Sasso e il figlio Cristiano, giornalista e copywriter, per lungo
tempo collaboratore del nostro giornale.
A loro e a Etta, sorella di Andreino,
va l'abbraccio della nostra redazione.
Il Rosario viene recitato questa sera alle 17,30 nel duomo di Asiago. Il
funerale domani, mercoledì 15 gennaio, sempre in duomo, alle 14,30 partendo da Villa Rosa.