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Le Grotte di Oliero riaprono al pubblico

  • 15 Marzo 2025
  • Attualità
  • Di Redazione

Dopo mesi di duro lavoro per ripristinare quanto distrutto dall'alluvione

Domenica 16 marzo, le Grotte di Oliero riaprono al pubblico, dopo mesi di duro lavoro.   Una riapertura attesa e simbolica, dopo la devastante alluvione dell'8 ottobre 2024, che aveva sommerso i musei e il bar sotto tonnellate di fango e cancellato parte del sentiero con una frana.

"È stata una nottata drammatica per noi e per tutto il Comune di Valbrenta", avevano scritto i referenti delle Grotte in un post sui social all'indomani dell'evento. "I musei sono distrutti e sommersi, il bar e tutte le parti tecniche allagate con tonnellate di melma. Parte del sentiero è stato cancellato da una frana".

Una situazione difficile, che ha richiesto mesi di impegno straordinario. Ma grazie alla determinazione dell'amministrazione comunale, al lavoro sapiente di artigiani specializzati e all'incessante dedizione dello staff delle Grotte di Oliero / Ivan Team, oggi il sito è pronto ad accogliere nuovamente il pubblico.

Un tesoro naturalistico da scoprire
Le Grotte di Oliero, situate nella splendida Valle del Brenta, in comune di Valstagna , ai piedi del nostro Altopiano sono cavità carsiche originate migliaia di anni fa dalla forza dell'acqua che scendeva dall'Altopiano di Asiago. Sono tra le più grandi risorgive carsiche d'Europa e rappresentano una meta di grande interesse naturalistico e storico.  

Il complesso speleologico visitabile dal pubblico comprende quattro cavità:    
?    Il Covol dei Veci e il Covol dei Siori, dalle cui acque sgorga il fiume Oliero;    
?    Il Covol dei Assasini e il Covol dee Soree, antichi sbocchi oggi asciutti.  

La visita al parco delle grotte segue dapprima un viottolo che conduce al Covolo degli assassini e al Covolo delle sorelle, sovrastati da altissime pareti rocciose sulle quali si ammira un ricco campionario della flora rupestre, tra cui spicca per bellezza il Raponzolo di roccia. Il sentiero scende quindi fino alla conca tra le due grotte principali, completamente circondata dalle freschissime acque sorgive ed immersa nel verde di piante secolari.

Qui si apre la bassa e larga imboccatura della grotta Parolini, dal nome del suo scopritore il botanico Alberto Parolini che dopo averla scoperta, nel 1832, la rese visitabile. Una visita in barca di circa 30 minuti permette di scoprire i segreti di questo mondo sotterraneo. Pensate che qui ha trovato rifugio un raro fossile vivente: il Proteo, un anfibio troglobio.

Qui, i visitatori possono ammirare la magnifica colata di stalattiti alabastrine, un'imponente formazione calcarea alta 14 metri che crea un incredibile gioco di luci e colori. La riapertura delle Grotte di Oliero è un simbolo di rinascita per il territorio, un luogo in cui storia, natura e avventura si intrecciano per offrire un'esperienza unica.

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