Cesare e il suo pallino per il legno
- 17 Novembre 2021
- Personaggi
- Di Silvana Bortoli
Realizza oggettistica di vario genere
Una porzione del garage
di casa è il suo laboratorio per lavorare il legno, il luogo dove le idee
prendono forma. Un piccolo mondo in cui in modo ordinato e immediatamente visibile
sono disposti materiali, attrezzature, e opere in lavorazione o terminate. qui
che Cesare Pivotto realizza oggetti in legno che a volte hanno un uso, altre
volte semplicemente la funzione di adornare un angolo di casa per regalare
belle sensazioni.
Il pallino per il legno Cesare l'ha avuto fin da adolescente,
quando durante le vacanze scolastiche per qualche anno ha lavorato in una
piccola fabbrica che creava oggettistica lignea di vario genere e dove ha
imparato un po' a conoscere e usare le attrezzature. Da allora di tempo ne è
passato, Cesare da qualche anno si gode la pensione e con essa la possibilità
di dedicarsi maggiormente a quella passione nata in gioventù.
"Non sono un grande esperto
di legno - afferma - bensì un grande appassionato di legno, senza preferenze
particolari. Ne uso di qualsiasi tipo, a seconda di quello che ho disponibile,
spesso riciclato e recuperato anche da cose rotte che non hanno più vita".
Tavole, pezzi di
tronco, qualche gamba spezzata di sedie o tavoli, pezzi ricavati da bancali di
buona fattura, a Cesare basta guardarsi attorno per farsi ispirare nel fare un
lavoro piuttosto che un altro, lasciandosi guidare dalla fantasia e mettendo in
moto seghe, trapano e lisciatrice.
"Ho iniziato facendo
qualche lavoretto per casa - spiega - come cassettine per i fiori,
portariviste, cornici, alcuni complementi d'arredo. Un tempo facevo qualcosa di
tanto in tanto, poi con la "maturità" e con più tempo a disposizione ho cercato
di sviluppare quello che l'estro e la fantasia mi suggeriscono, volta per
volta. Ma anche di realizzare quello che mi chiedono; per esempio, da una prima
richiesta di fare una casetta per gli uccellini da mettere in giardino, ne sono
seguite molte altre di dimensioni e fattezze diverse, a seconda di chi me le
domanda".
Dalle casette, alle
automobili e macchinari vari di fantasia o riproduzioni fedeli con particolare
cura dei dettagli, che li rendono assai somiglianti a quelle reali, fino alle
lampade sul tema dei libri, tutte creazioni che hanno riscosso successo. Viste
sui social, o dal vivo durante i mercatini dei creativi altopianesi ad Asiago o
a Gallio, le opere di Cesare piacciono, e molti sono coloro che se le vogliono
accaparrare.
"Oltre a creare qualche
modello di fantasia, per i quali mi piace ispirarmi alle macchine americane -
riferisce - mi capita spesso di riprodurre su richiesta automobili o macchinari
vari, che mi vengono richieste da chi le possiede o per regalare a chi ne fa
uso. Mi mandano la foto, mi studio i modelli e poi mi metto all'opera. Non
faccio né schemi né progetti, semplicemente li osservo per ricavarne le
proporzioni".
E ci riesce perfettamente!
Dal muletto al camion
rimorchio che trasporta il legname di Vaia, dal trattore all'Hummer, dalle
automobili storiche a quelle di fantasia, fin pure a qualche piccolo, simpatico
animale.
"Quando mi dedico a questo hobby - racconta ancora Cesare - il tempo
si ferma, mi rilasso così tanto che è come se fossi in una bolla particolare
che mi isola da tutto il resto. Mi gratifica molto dare libero sfogo alla
fantasia perché il risultato scaturisce da quanto ci metto di mio, ma mi dà
altrettanta soddisfazione creare copie di modelli reali, soprattutto quando mi
dicono che riescono molto somiglianti".
Tra i lavori più recenti, in seguito
alla richiesta di un amico di ricostruire una lampada in ceramica con paralume
che si era rotta, Cesare ha pensato al tema dei libri. L'idea è piaciuta molto,
e ha ricevuto altre richieste, realizzando sul genere nuove lampade, simili, ma
mai uguali, perché i suoi sono sempre pezzi unici. A proposito di pezzi unici,
nel suo garage fanno bella mostra anche una serie di accette con il manico
lavorato ad intarsio, anche queste molto originali.
In gran parte fanno parte della
sua collezione personale, che custodisce proprio lì, nel suo mondo particolare
dove dà sfogo alla sua arte di lavorare le varie tipologie di legno, combinando
le forme e le gradazioni di colore, e assemblando le composizioni. E dove già
il semplice respirare il buon profumo del legno che sta lavorando gli basta per inebriarsi di una fragranza che lo appaga e
lo fa sentire bene.