Curva sud Asiago: ''Spezzato il nostro sogno, ma non il nostro orgoglio'
- 25 Aprile 2025
- Attualità
- Di Redazione
Il comunicato diramato dai tifosi
In merito alle ultime vicende dell'Hockey Asiago, pubblichiamo il comunicato dei tifosi storici della Curva Sud che hanno anche appesso alcuni significativi striscioni, davanti alla casa di Mario Lievore, ad della nuova società Hockey Club Asiago,nel giorno del suo compleanno, e davanti allo stadio del Ghiaccio.
Dopo 90 anni di storia, l'Asiago Hockey subisce la peggior umiliazione dalla sua fondazione. Tre stagioni in "win2day ICE HOCKEY LEAGUE" bastano per segnare un'epoca in cui si scriveva la storia senza subirla, da parte di una società che ha scelto di volare alto senza avere le ali.Un epilogo amaro, ma inevitabile: la passione non basta se alla guida c'è chi naviga a vista, sperando che i risultati sportivi aggiustino i conti e coprano le falle falle di una gestione senza visione.
La verità è semplice: a livello sportivo ce la siamo sempre giocata. A livello dirigenziale, invece, non eravamo nemmeno pervenuti. Pochi soldi, struttura vecchia, zero strategia. Staff corto, marketing fermo agli anni '90, chiusura nei confronti di nuovi investitori come se ci fosse da difendere un fortino colmo di segreti e scheletri nell'armadio. Non si compete in una Lega professionistica con i sogni e le promesse.La Lega ci ha dato fiducia per più di una volta. Noi, come tifosería, l'abbiamo intensificata.
Ma chi doveva portare avanti la barca l'ha lasciata affondare, col silenzio complice delle istituzioni. I lavori allo stadio? Una telenovela imbarazzante, che si è protratta fin troppo a lungo senza dar seguito a tutte le richieste della lega nei tempi concessi. E mentre il mosaico si disgregava, noi c'eravamo. Sempre e ovunque, fieri dei nostri colori giallorossi seguendo la NOSTRA SQUADRA in ogni stadio d'Italia e d'Europa.
La Curva Sud non ha mai mollato. E in questo momento, nel periodo più nero, siamo ancora qui. Con più rabbia, ma anche con più orgoglio nella speranza di avere uno stadio nuovo e una nuova guida societaria all'altezza di portare in alto il nome dell'ASIAGO HOCKEY.
Questa sconfitta è figlia di responsabilità precise, e avrà conseguenze a lungo. Ma da ogni crollo si può ripartire. A testa alta, con idee chiare e con l'umiltà che è mancata a troppi in questi anni confidando negli obiettivi della nuova società che nonostante tutto ha cercato di salvare in extremis una situazione probabilmente già compromessa.
E per questo riconosciamo lo sforzo e il sacrificio, ringraziando chi ha preso in mano la situazione.Noi non smettiamo e non smetteremo mai di sostenere la MAGLIA.Ma stavolta pretendiamo rispetto, competenza e serietà.
La Curva Sud non muore, anzi incassa il colpo e ne esce con la voglia di riprendersi tutto, partendo dalle gradinate. L'Asiago siamo noi. Sempre.CURVA SUD ASIAGO