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Scuola dell'infanzia di Foza: è scontro tra amministrazione comunale e dirigente scolastico

  • 31 Maggio 2022
  • Attualità
  • Di Fabio Pernechele

Da settembre previsto il tempo ridotto

Animi accesi tra l'amministrazione comunale di Foza e il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Statale di Gallio, Carmela Mancuso. Oggetto della discordia è il futuro della scuola dell'infanzia del paese in seguito all'incontro di lunedì con i genitori dei bambini, i quali, in completa sintonia con le ragioni espresse dal sindaco Bruno Oro, ritengono inadeguata la decisione dell'ufficio scolastico regionale di destinare una sola insegnante con orario ridotto dalle 8 alle 13 a partire dal prossimo anno formativo. 

"Purtroppo - spiega la dirigente Mancuso - complici i continui tagli che coinvolgono il personale scolastico e con una normativa che prevede per le scuole dell'infanzia un numero di iscrizioni minimo pari a 18, non riusciamo più a garantire la continuità del tempo pieno, come accaduto finora nonostante il mancato raggiungimento degli iscritti, quando il corpo docenti poteva disporre di un organico più consistente. Nonostante i continui sforzi e la richiesta di integrare una seconda insegnante all'interno della struttura, comprendo il malumore dei genitori ma la parola spetta in primis al Ministero, poi alla Regione e infine all'Ufficio scolastico".

Una decisione che ha fatto storcere il naso al sindaco Bruno Oro, il quale si è definito sconcertato per una situazione che lascerebbe ad una sola insegnante la gestione di 11 bambini dal momento dell'ingresso fino a quello del pranzo: "L'asilo di Foza non si tocca. Ci aspettavamo un confronto, ed invece ci troviamo di fronte ad una decisione già compiuta e senza possibilità di replica a pochi mesi dall'inizio del prossimo anno scolastico. Qualsiasi nostra proposta è stata scartata sul nascere, quasi a non volere dare ascolto, e questo mi lascia alquanto perplesso. Ho chiesto così alla preside Mancuso il permesso di poter prendere visione di tutti i solleciti da lei inviati in Regione in supporto alla volontà di mantenere viva questa nostra realtà. Aspetto con ansia.

L'amministrazione comunale - continua Oro - si dichiara aperta a sostenere i costi necessari per l'assunzione di una seconda maestra in grado di presenziare l'orario pomeridiano. Chiediamo ad alta voce la possibilità concreta di integrare una compresenza che copri l'orario compreso dalle 11 alle 14, così da garantire la massima sicurezza dei nostri bambini. Siamo pronti a lottare con le unghie e con i denti e su invito della stessa preside siamo disposti anche a scendere in pianura e farci accogliere dal provveditore agli studi di appartenenza. Non intendiamo di certo accettare passivamente una decisione che ci lascia di stucco e senza possibilità di replica".

Sul piede di guerra anche i genitori dei piccoli: "Avremmo preferito la visione di qualche documento scritto in grado di testimoniare il vero impegno a sostenere la nostra scuola, specie in un incontro fissato da tempo e invece dovremmo rassegnarci ad una decisione già presa da chissà quanto e che ci viene comunicata con colpevole ritardo. L'impressione è che l'intero sistema scolastico non supporti  in modo adeguato e con nessun mezzo la volontà di sostenere la nostra scuola. Ci uniamo alle parole del sindaco per iniziare una lotta atta a tenere vive le realtà dei paesi limitrofi".

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Fabio Pernechele





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